mercoledì 13 febbraio 2013

Con la lonza

che Angelo propone per un ottimo saltinbocca consiglio un vino rosso, secco e con tannini pronunciati.
L'Italia offre una varietà di DOC con queste caratteristiche, da nord a sud, si potrà scegliere una Barbera, un Merlot, un Chianti o un Nero d’Avola, senza dimenticare il Cannonau.
Personalmente preferisco bere "localmente", scegliendo il "km zero" o il vino della regione originaria della ricetta.
Quindi oggi mi sento di consigliare:
una Barbera ferma dell'Oltrepo Pavese dal colore rosso rubino intenso con un profumo vinoso accentuato dal sapore secco e sapido.
Anche in questo caso, la temperatura di servizio sarà di 18°C, con un  passaggio nel decanter almeno un'ora prima del convivio.
In alternativa, per chi preferisce un vino che sposa la ricetta, resterei nel territorio laziale proponendo l'autoctono Cesanese del Piglio, rigorosamente secco, dal colore rosso rubino granato con profumo caratteristico, delicatamente floreale con aromi di spezie e sottobosco, dal sapore secco su base ampia e vellutata, con i giusti tannini in evidenza, gradevolmente amarognolo e persistente nel finale.
Temperatura di servizio, come per la maggior parte dei vini rossi strutturati, 16-18°. 
Buon appetito.

A voi la scelta...

Come abbinamento alla preparazione dei Rollè, presentata del Nostro Stylist vi suggerirei una, o perché no tutte e due, tra queste DOC altoatesine...
con i Rollé farciti al prosciutto cotto, un po' meno speziati, preferirei un Alto Adige Caldaro Classico Superiore, di colore rosso rubino con sfumature granata, dal profumo fruttato e dal sapore armonico, morbido, e con leggero sentore di mandorla, mentre per quelli più saporiti, farciti con lo speck, preferirei un Pinot Nero della Valle Venosta che si presenta di colore rosso rubino che sfocia nell'arancio, se si predilige una bottiglia invecchiata, dal caratteristico profumo intenso ed etereo di frutti di bosco con un sapore morbido, per le annate più giovani, pieno e persistente per quelle d'invecchiamento.
 
Raccomando una temperatura di servizio di 16-18° e, soprattutto per il Pinot Nero, l'apertura almeno un'ora prima, consigliato un giro nel decanter.
Che dire... in alto i calici.

lunedì 4 febbraio 2013

Un abbinamento complesso

Come spiegava il nostro Angelo, il bollito, nonostante la semplicità degli ingredienti, é un piatto complesso.
Complessità che aumenta se, come da tradizione, si decide di abbinare al bollito la sua salsa verde o la mostarda che ben si sposano con le carni che vanno dal magro della gallina al grasso della testina.

Pertanto consiglierei un vino rosso, giovane, non particolarmente strutturato, e con una nota acidula e moderatamente tannica,  includento nella scelta anche vini vivaci.

Per la preferenza del km zero, o quasi vincola la mia scelta a questi 2 territori:
Piemonte, con e le varie Barbera, Dolcetto o Grignolino
Lombardia, con San Colombano dei Colli Milanesi D.O.P., Barbera e Bonarda dell'Oltrepò Pavese.


Suggerisco di servire la pietanza in piatti grandi e, appunto "bollenti", avendo cura di versare uno o due cucchiai di brodo molto caldo sulle carni, lasciando il macina sale a disposizione dei commensali per rispettare il disciplinare del convivio.

Un abbinamento complesso

Come spiegava il nostro Angelo, il bollito, nonostante la semplicità degli ingredienti, é un piatto complesso.
Complessità che aumenta se, come da tradizione, si decide di abbinare al bollito la sua salsa verde o la mostarda che ben si sposano con le carni che vanno dal magro della gallina al grasso della testina.

Pertanto consiglierei un vino rosso, giovane, non particolarmente strutturato, e con una nota acidula e moderatamente tannica,  includento nella scelta anche vini vivaci.

Per la preferenza del km zero, o quasi vincola la mia scelta a questi 2 territori:
Piemonte, con e le varie Barbera, Dolcetto o Grignolino
Lombardia, con San Colombano dei Colli Milanesi D.O.P., Barbera e Bonarda dell'Oltrepò Pavese.


Suggerisco di servire la pietanza in piatti grandi e, appunto "bollenti", avendo cura di versare uno o due cucchiai di brodo molto caldo sulle carni, lasciando il macina sale a disposizione dei commensali per rispettare il disciplinare del convivio.

venerdì 1 febbraio 2013

Che dire...

riassumo in una parola il taglio presentato dal mitico Stylist...
SPETTACOLO!
Un'ora prima della cottura proporsta dal Nostro vi consiglierei di stappare un vino rosso fermo, corposo e con una buona struttura...
Secondo l'adagio, "donne e buoi dei paesi tuoi" sposerei la Fiorentina con un rosso Toscano, tra le migliori Chianti DOC, rigorosamente nella classica misura Chiantigiana da 1,5l.

Che dire...

riassumo in una parola il taglio presentato dal mitico Stylist...
SPETTACOLO!
Un'ora prima della cottura proporsta dal Nostro vi consiglierei di stappare un vino rosso fermo, corposo e con una buona struttura...
Secondo l'adagio, "donne e buoi dei paesi tuoi" sposerei la Fiorentina con un rosso Toscano, tra le migliori Chianti DOC, rigorosamente nella classica misura Chiantigiana da 1,5l.